ottobre 14, 2024     | Registrazione
Storie di relitti



Il Lusitania, "Levriero dell'Atlantico"

Agli inizi del XX secolo il governo inglese affronta un periodo di grande difficoltà nello scenario dei collegamenti marittimi transoceanici.
Dopo anni di indiscusso primato in campo navale, la potenza britannica è costretta a registrare
l’inarrestabile ascesa dei piroscafi tedeschi che di anno in anno stabiliscono nuovi record di velocità ed affidabilità.
Inoltre, le più importanti compagnie americane, guidate
dallo spregiudicato  da J.P. Morgan, firmano proprio in questi anni una serie di accordi economici che mirano a strappare agli inglesi il monopolio delle rotte nord-atlantiche.
Il governo inglese decide dunque di correre ai ripari finanziando la  Compagnia Cunard Line nella realizzazione di due navi capaci di riaffermare la grandezza inglese: il Lusitania ed il Mauretania, conosciuti come "I levrieri dell'Atlantico."

Il Progetto

La realizzazione del Lusitania viene affidata alla ditta John Brown &CO.  Di Claydebank, in Scozia ed ha inizio nel 1904. L'ingente finanziamento del governo (ben 2.600.000 sterline), sarà molto vincolante in fase di progettazione. In caso di conflitto bellico, il Lusitania sarebbe divenuto un mercantile militare: per questo motivo vengono predisposte postazioni rinforzate per ospitare cannoni e stive che avrebbero potuto ospitare armi e munizioni.
I "numeri" del transatlantico sono impressionanti: lo scafo ha una lunghezza di
239.25 metri, per un peso di circa 31.550 tonnellate.
La progettazione degli interni è affidata a
James Millar che, ispirandosi al periodo georgiano,  realizza ambienti di grande eleganza; ma ciò che rende unico il transatlantico è senza dubbio  la sua straordinaria velocità dovuta all’impiego della turbina a vapore, una tecnologia al tempo considerata ancora sperimentale.
Ben presto il Lusitania ed il Mauretania divengono le  protagoniste assolute delle rotte atlantiche, in particolare della frequentatissima tratta di collegamento tra Liverpool e la città di New  York:  entrambe erano in grado di raggiungere una velocità di navigazione pari a 26 nodi, un dato inimmaginabile per l’epoca.

L'Affondamento

I fasti delle navi Cunardiane terminano di fatto con l’avvento della I Guerra Mondiale. 
Il Lusitania, come numerose altre navi passeggeri, divenne un obiettivo degli U-boat tedeschi; Il 7 maggio del 1915 alle ore 14.10 il Lusitania, guidato dal comandante W. Turner, viene silurato dal sommergibile tedesco U- 20 guidato dal capitano  W. Schwiegel.
Il bilancio è drammatico: perdono la vita 1195 passeggeri su un totale di 1959 a bordo: tra le vittime si registrano numerosi cittadini americani fra cui lo scrittore Elbert Hubbard.



Il Relitto


Nel 1993 l'equipe
scientifica di Robert Ballard ha identificato ed indagato il relitto del Lusitania nelle gelide acque a sud dell'Irlanda. L'obiettivo delle indagini scientifiche condotte sui resti del transatlantico miravano a recuperare dati sulle cause e le modalità dell'affondamento, avvenuto in circa 18 minuti.
Il relitto, adagiato ad una profondità di 90 metri, è in cattivo stato di conservazione, avvolto da
grandi reti da pesca che hanno reso praticamente impossibile  un' esaustiva ispezione.
Allo stato attuale non è possibile confermare la tesi secondo la quale
, il veloce affondamento del Lusitania sarebbe dovuto alla presenza di  munizioni illegali presenti nelle stive colpite dal siluro tedesco.

 

 

Scritto da Valentina Pascali








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