Grottini della Reggia (Santa Maria al Bagno- Le)
LOCALITA': La Reggia
TIPOLOGIA: parete caratterizzata da numerosi passaggi, ripari e piccole grotte. Immersione da terra.
DIFFICOLTA': Facile
PROFONDITA MASSIMA:10/12 metri circa
DESCRIZIONE DELL'IMMERSIONE:
I Grottini della Reggia rappresentano una delle immersioni più note e praticate del litorale compreso tra le località marine di Santa Caterina e Santa Maria al Bagno.
La facilità dell’ingresso in acqua, unita alla suggestione suscitata da un fondale ricco di giochi di luce la rendono un’immersione particolarmente amata dai neofiti e dagli appassionati di fotografia subacquea.
Si accede al punto attraverso un piccolo specchio d’acqua facilmente riconoscibile, situato in prossimità di un ristorante affacciato sul mare, in località La Reggia.
Immergendosi da questo punto è possibile guadagnare la parete sinistra o esplorare sulla destra due piccoli ambienti.
Accessi Lato destro
Il primo ambiente a destra si sviluppa in senso longitudinale ed è quasi parallelo al costone di roccia che racchiude il punto d’accesso all'immersione.
Questo è caratterizzato da una piccola bolla d’aria ed ha una profondità di poco superiore ai due metri. Ripercorrendo questa camera si giunge in prossimità di un altro piccolo anfratto ricco di spugne (tra tutte, ricordiamo numerosi esempi di Spongia Officinali e di Chondrilla Nucula).
Percorso Lato sinistro
Gli ambienti appena descritti non costituiscono di certo il fulcro dell’immersione : il percorso “tradizionale” effettuato dai subacquei subito dopo la discesa nel blu segue il profilo della parete sinistra.
La discesa ha inizio attraversando un largo e suggestivo passaggio dove non è raro vedere numerose castagnole brune (Chromis Chromis) e moltissime perchie (Serranus cabrilla).
Superato il passaggio si guadagna per pochi metri la parete, prima di accedere al primo grande ambiente sommerso il cui ingresso si trova all’incirca ad una profondità di 7 metri.
L’accesso è molto ampio: sulla destra è possibile ammirare un piccolo anfratto anch’esso ricco di spugne con in fondo una piccola apertura.
Questo ambiente ha una profondità massima di 8 metri: sono inoltre presenti un piccolo riparo e un cunicolo che non è possibile esplorare date le sue ridotte dimensioni.
Nell’estate del 2010 proprio in questo ambiente è stata collocata una piccola statua di Padre Pio, recante sulla base un’iscrizione (A. De Luca - O. Leone).
Giunti a questo punto è possibile effettuare una scelta: il sub può decidere di oltrepassare quest’ambiente, attraverso un’ ampia apertura presente nei pressi della statua o, di contro, uscire dal punto d’ingresso riprendendo così la parete sinistra.
Scegliendo questa seconda opzione, si possono ammirare moltissimi anfratti ricchi di vita : colpiscono in particolare le ampie aree ricoperte di Spirastrella Cunctatrix, una spugna particolarmente incrostante, e di Peyssonnelia Squamaria più nota con il nome di “rosa di mare”.
Costeggiando il profilo della parete si giunge dopo pochi metri ad un altro piccolo passaggio, che si trova ad una profondità di circa 4 metri, molto semplice da superare ma sostanzialmente privo di interesse biologico.
Oltrepassando questo piccolo passaggio si giunge e scendendo di quota a circa 6 metri si accede ad un altro ambiente di forma circolare. Come per il primo ambiente è possibie guadagnare l’uscita o uscendo dal punto d’ingresso o percorrendo un breve passaggio che si apre su una delle parete interne.
Scegliendo questa seconda opzione e possibile, risalire alla quota di 4 metri e percorrere nel senso contrario il piccolo passaggio precedentemente descritto.
A questo punto è possibile ripercorrere la parete che in questo caso si troverà sul lato destro del sub e riguadagnare così l’uscita.
Questo sito è particolarmente suggestivo in notturna, ma in questo caso si tratta di un immersione consigliata a sub non alle prime armi.
Scritto da Valentina Pascali